Whistleblowing in azienda: affrontare la crisi dall’interno
31 Luglio 2025

In un ecosistema aziendale sempre più orientato alla trasparenza, il whistleblowing è diventato uno strumento fondamentale per la tutela dell’etica e della legalità. Ma per le imprese, ricevere una segnalazione interna può anche rappresentare l’inizio di una crisi reputazionale se la comunicazione non viene gestita con tempestività, metodo e responsabilità.
Le nuove normative europee, la sensibilità crescente dell’opinione pubblica e la facilità con cui certe notizie si diffondono sui media e sui social rendono il whistleblowing aziendale un tema delicato. In questo scenario, un’agenzia di crisis management può fare la differenza tra un rischio contenuto e un danno permanente.
Cosa si intende per whistleblowing e perché può generare una crisi
Il whistleblowing è l’atto con cui un dipendente, collaboratore o ex membro dell’azienda segnala comportamenti scorretti, illeciti o contrari al codice etico interno. Le segnalazioni possono riguardare temi sensibili: frodi, corruzione, discriminazione, molestie, violazioni ambientali, gestione opaca dei dati.
Quando una segnalazione di questo tipo emerge – soprattutto se viene diffusa all’esterno – l’azienda può ritrovarsi al centro di una crisi reputazionale e operativa, anche se i fatti non sono ancora stati accertati.
Perché la comunicazione è centrale nella gestione di una segnalazione interna
Molte aziende cadono in errore nel tentativo di “tenere tutto dentro” o minimizzare. Ma il rischio più grande è lasciare che siano altri a raccontare la storia. Anche nei casi in cui la segnalazione non sia fondata, la narrazione pubblica si forma rapidamente, e può danneggiare la fiducia di clienti, dipendenti, media e istituzioni.
Una buona strategia di comunicazione deve:
- proteggere la riservatezza del segnalante, come previsto dalla legge
- dimostrare attenzione, ascolto e volontà di accertare i fatti
- trasmettere l’impegno dell’azienda verso legalità e trasparenza
- evitare qualunque atteggiamento difensivo, reticente o emotivo.
I passaggi chiave per una gestione efficace della crisi da whistleblowing
Ogni situazione è diversa, ma esistono alcune buone pratiche comuni che ogni azienda dovrebbe adottare:
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- Attivare subito il Crisis Management Team
Serve un coordinamento immediato tra funzioni legali, HR, compliance e comunicazione. Le risposte vanno allineate sin dall’inizio. - Stabilire un perimetro comunicativo
È importante definire chi può parlare, con quali contenuti e su quali canali. La coerenza delle dichiarazioni è essenziale per contenere l’escalation mediatica. - Comunicare l’avvio delle verifiche interne
Anche senza anticipare conclusioni, informare che sono in corso indagini interne è un segnale di responsabilità. - Coinvolgere il top management nel modo corretto
Se il caso lo richiede, può essere utile che un membro autorevole del management si esponga con un messaggio misurato e istituzionale. - Gestire la comunicazione interna con attenzione
I dipendenti devono essere informati prima che apprendano notizie da fonti esterne. L’assenza di comunicazione interna alimenta confusione e sospetti.
- Attivare subito il Crisis Management Team
Come può supportare un’agenzia di crisis management
Competence affianca le aziende nella gestione delle crisi legate al whistleblowing con un approccio integrato, che comprende:
- preparazione di piani di comunicazione per scenari sensibili
- supporto nella redazione di dichiarazioni pubbliche, Q&A e messaggi per stakeholder interni
- gestione della reputazione digitale in caso di leak o attenzione mediatica
- formazione e simulazioni per il top management e il team comunicazione
- monitoraggio della percezione esterna e analisi dei rischi reputazionali
Essere supportati da professionisti esperti consente di evitare improvvisazioni dannose e di preservare la credibilità aziendale nei momenti più delicati.
Prevenzione: la cultura interna come primo argine alla crisi
Il modo migliore per evitare che una segnalazione interna si trasformi in una crisi pubblica è costruire, prima, una cultura aziendale improntata alla trasparenza e alla fiducia. Ciò significa:
- dotarsi di un canale di segnalazione interno chiaro, accessibile e tutelato
- formare i dipendenti sul loro diritto di segnalare
- dimostrare nei fatti che l’azienda prende sul serio i principi che dichiara
- creare una cultura della responsabilità condivisa, non del sospetto
La prevenzione comunicativa è parte integrante della gestione moderna della crisi.
Una segnalazione interna può essere l’occasione per rafforzare la trasparenza dell’organizzazione oppure l’inizio di una crisi non gestita. La differenza sta nella preparazione e nella qualità della comunicazione.
Conclusione
Hai letto il quinto contenuto della nostra rubrica “Crisis Anatomy“. Se ti sei perso il quarto articolo “Prevenire è meglio che curare: l’importanza della formazione nella gestione delle crisi” clicca qui per leggerlo!
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